Racconti dietro l'angolo

Piccole storie per raccontare

venerdì 26 dicembre 2008

Per Betti

Mi hanno appena chiamato per dirmi che Betti se ne è andata. La conoscevo da poco e ci siamo frequentate saltuariarmente ma questo non toglie niente al mio dolore . Mi aveva colpito la sua vitalità e di come parlava con ironia di tutte le sue disavventure, di come affrontava a muso duro ma con il sorriso la sua vita piena di accidenti.
Quando parlava di sua figlia si illuminava come succede a tutte le mamme ma forse lei si illuminava un po' di più.
All'inizio ci siamo trovate cordialmente antipatiche, poi ci siamo conosciute meglio e siamo diventate interessanti l'una per l'altra ed abbiamo avuto voglia di conoscerci ancora di più.Il lavoro, la famiglia non ci hanno permesso di frequentarci ma la pensavo spesso.
Quando mi hanno detto che si era sentita male e che il problema era grave è stata una mazzata. Ho pensato alla sua bimba che ha l'età della mia, che ha già perso il babbo e che ora rischiava di perdere anche la mamma. La rivedo quella sera della spizzata che mi diceva ridendo della sua mole : Non mi guardare ora prima ero una f.... sennò come mi sarei presa un uomo come il mio"
E questo uomo le è stato vicino fino in fondo, così mi hanno raccontato. L'ha accompagnata per mano prima durante la chemioterapia per il cancro al seno, poi durante questa ultima mazzata finale. E' banale lo so, ma non posso fare a meno di chiedermi se Dio esiste perchè permette che una ragazzina di 12 anni resti senza padre e senza madre. Perchè una donna così piena di vita, di progetti, che nonostante tutto quello che le era capitato aveva ancora voglia di ridere e guardava con fiducia la futuro, domani sarà sotto un metro di terra.
Ciao Betti, mi porterò dietro la gioia di averti conosciuta e il dolore di averti perso senza aver potuto consocerti meglio. Ti voglio bene.