Era matta, ecco perché la maestra non veniva a scuola e sono venute tutte quelle supplenti. Nessuno ci voleva dire che malattia avesse, lei a me sembrava proprio sana, i suoi bambini non potevano essere malati perché era zitella e non ce li ha. Ed ora abbiamo scoperto tutto.
E’ morta. Anche sul fatto che era morta ci sono stati un sacco di misteri. Io ho sentito la mamma che bisbigliava qualcosa con la zia, ma non ho capito niente. Quando però ci hanno portato al funerale,la gente parlava piano piano ma io ho sentito. Si è buttata dalla finestra. Ora che ci penso un po’ strana era. Una volta mi tirò il quaderno addosso senza nessun motivo. Accidenti come ci rimasi male!! Ci diceva i voti della pagella e mi disse che in aritmetica mi aveva dato 7 ma che forse mi meritavo 8,e mi chiese che ne pensavo. Io le risposi che i voti li danno le maestre mica i bambini e lei si arrabbiò. Poi qualche volta all’improvviso diventava rossa rossa. Le gote le si accendevano come candeline, sembrava che si fosse strofinata la carta velina rossa, come faccio io con le mie amiche quando giochiamo alle signore. Chissà perché era signorina, era bassa e grassottella, ma non era brutta. Aveva i capelli biondi, ma non naturali, secondo me se li lavava con l’acqua ossigenata. Teneva sempre una grossa crocchia sulla testa, sembrava il guscio della lumaca da dove usciva un viso piccino piccino. La maestra dell’anno scorso era più brutta eppure era sposata. Si sarà ammazzata per questo, perché non riusciva a trovare marito? Ma sinceramente a me le donne sposate mica sembrano tanto contente! Oppure siamo stati noi a farle venire….come si dice…l’esaurimento! Io penso di no, siamo bravi nella mia classe, c’è Tacchino che la fa un po’ arrabbiare, ma mica da farla ammazzare. Forse saranno stati i bambini che aveva anno scorso. I genitori di noi alunni ci hanno portato al funerale Abitava in un paese dal nome buffo, Gallina, chissà come si chiamano gli abitanti. Avevamo tutti il grembiule bello pulito e con un fiocco sparato che non ce l’avevamo nemmeno il primo giorno di scuola e ci avevano dato un giglio in mano, come alla processione della prima comunione. A me e alla mia compagna hanno dato un cuscino di fiori da portare con sopra un nastro dove c’era scritto il nome dalla nostra scuola . Il cuscino mi bucava tutto il braccio, poi se devo essere sincera, mi veniva anche da piangere e non potevo nemmeno prendere il fazzoletto per asciugarmi gli occhi e soffiarmi il naso.
L’hanno messa in una buca sottoterra, il prete dice che poi l’anima si stacca e va in paradiso, con gli Angeli, ma intanto l’hanno lasciata in quel buco buio. Che farà ora la maestra Clelia?
Nessun commento:
Posta un commento