Racconti dietro l'angolo

Piccole storie per raccontare

martedì 3 aprile 2012



BIANCO NOTTE di MARTA PANUNZIO
Raccolta di racconti
 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l. I edizione ottobre 2011
ISBN 978-88-567-5149-9
Euro 12,90
http://bianconotte.webnode.it/ 
email bianconotte.mp@gmail.com
www.bianconotte.it

“La sabbia tiepida si raffreddava alla stessa velocità con cui vedevo l’arancio infuocato del sole abbandonarsi alle sicure braccia della brezza primaverile. Le sette di un pomeriggio di marzo: la luna pallida assiste con la consueta discrezione al cambio della guardia che una timida stella solitaria a capo del suo luminoso esercito si affretta ad annunziare al sole, tentando vanamente di raggiungerlo attraverso una sconfinata distesa di indaco”.
Cinque racconti tessuti con tatto e abilità descrittiva, uniti all'incanto di un lessico raffinato e fortemente comunicativo.Panunzio Marta ci accompagna fra le trame dell'esistenza, raccontata con una sensibilità capace di cogliere l'anelito di ogni forma di vita: della piccola Serena, come del fiume, della primavera come, per ossimoro, della morte.
Cinque racconti brevi ma in grado di coinvolgere il lettore, spingendolo ad una costruttiva riflessione interiore.
 Marta Panunzio è nata a Gioia Tauro (RC) il 30 marzo 1977. Dopo la maturità classica si iscrive all’Istituto Orientale di Napoli, dove studia lingua e letteratura giapponese per un anno, al termine del quale supera i test d’ammissione alla facoltà di medicina, ma dopo qualche mese cambia ancora indirizzo per dedicarsi finalmente agli studi giuridici. Nel contempo è un’attivista di Amnesty International presso il gruppo di Palmi (RC). Fin da piccola pratica sport agonistico: atletica e poi pallavolo, che tuttora la impegna come allenatrice. Si interessa di beni culturali frequentando diversi corsi e poi un master in allestimento ed esposizione museale a Firenze. Insieme ad alcuni altri appassionati si butta in un’avventura che si concluderà in pochi anni con il recupero di un’area archeologica di notevolissimo valore anche religioso, sommersa letteralmente da una discarica: la basilica paleocristiana e la cripta di San Fantino il Cavallaro, il più antico santo calabrese. Con la medesima associazione si occupa di turismo culturale, ricerca e valorizzazione del territorio, ed infine dell’apertura e gestione del Parco Archeologico dei Tauriani.

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